C’è tempo fino a lunedì 3 luglio per partecipare al bando di concorso di Agorà Design, festival biennale che celebra la creatività e la circolazione di idee sui temi culturali e sociali legati all’architettura e al design, promosso dall’omonima associazione con il sostegno del main sponsor Sprech e la collaborazione di altre realtà pubbliche e private. Dal 28 settembre al 1 ottobre a Martano, nel cuore della Grecìa Salentina, torna infatti la manifestazione che, oltre a un ricco programma di laboratori, talk, lectio magistralis, conferenze e workshop tematici con architetti, designer, progettisti, creativi e imprenditori provenienti da tutta Italia, è caratterizzata dalla mostra che ospita i migliori progetti del concorso aperto a professionisti e studenti. Il tema scelto per l’edizione 2023 è “Iperlocale: architettura e design dai territori”. Due le sezioni previste: Living, dedicata al mondo dell’interior design (complementi d’arredo, tessuti, rivestimenti, pavimenti) e Garden, riservata all’outdoor con daybed (soluzioni a metà tra divano da esterno e lettino), sedute (divani, poltrone, sedie) e coperture (gazebo, tensostrutture, tendocoperture).
Il dialogo e l’incontro tra generazioni e culture diverse rappresentano l’anima di Agorà Design che nel corso di oltre venticinque anni di storia è diventato sempre più un evento dal respiro internazionale. Per le aziende che operano nel campo del design e dell’architettura l’implementazione del settore ricerca e sviluppo è indispensabile per concorrere alla pari dei competitor nel proprio mercato di riferimento. Valutare progetti originali, sviluppare prodotti innovativi, acquisire maestranze qualificate richiede alle aziende tempo e dedizione. Agorà Design è la sintesi di questa continua necessità di ricerca. Dal 1996 la manifestazione, infatti, ha l’obiettivo di innescare, nel campo dell’architettura e del design, quel ciclo produttivo che parte da un’idea e si concretizza nella commercializzazione del prodotto.
Dal 2017 Sprech ha preso infatti in carico l’organizzazione del festival inserendo Agorà Design tra i progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa. Tra gli ospiti delle ultime tre edizioni (2017, 2018, 2021), il celebre architetto e urbanista Stefano Boeri, Benedetta Tagliabue (architetta e docente dell’Università politecnica della Catalogna), Walter Mariotti (direttore editoriale di Domus), Marco Rainò (architetto, designer e curatore indipendente), Florinda Saieva (Farm Cultural Park), Francesco Pagliari (critico d’architettura e d’arte e redattore per The Plan), Roberto Palomba (fondatore insieme a Ludovica Serafini del celebre studio Palomba + Serafini), Francesco Zurlo (docente del Politecnico di Milano e fondatore di Poli.Design), Antonio Romano (tra i maggiori esperti in Italia di brand design), Gianpiero Alfarano(docente presso la Facoltà di Architettura di Firenze e specialista nel campo della transizione ecologica), Novella B. Cappelletti (giornalista e architetto del paesaggio), Patrizia Catalano (redattrice della rivista Interni), Simona Bordone (curatrice indipendente e redattrice per Domus) e tanti altri prestigiosi nomi dell’architettura e del design. Il coinvolgimento degli Ordini Professionali degli architetti, giornalisti, ingegneri, delle istituzioni locali, del mondo associativo e delle scuole ha permesso di ampliare il pubblico di riferimento e aumentare la visibilità sul territorio nazionale e internazionale.
«Abitare il futuro è un tema ricorrente nel nostro festival, in ogni edizione cerchiamo di sfidare i progettisti nell’individuare soluzioni architettoniche e di design che sappiano rispondere a esigenze contemporanee e future. Sugli stessi temi invitiamo a confrontarsi relatori, architetti di fama internazionale, associazioni di categoria e ordini professionali», sottolinea Lucia Rescio, presidente dell’associazione Agorà Design e General Manager della Sprech. «Una sfida al design di prossimità per un cambio di passo concreto nell’ottica della sostenibilità. Nel periodo della pandemia abbiamo sperimentato tutti la vita “sotto casa”, la vita di quartiere, riscoprendo di fatto il concetto di iperlocalità. È possibile recuperare saperi, materiali e tecniche della dimensione territoriale per dare un nuovo slancio alla cultura del progetto e promuovere una sostenibilità concreta? Questo interrogativo, al centro del concorso e filo conduttore delle quattro giornate del festival, pone una riflessione che parte dai territori e da cui ci aspettiamo risposte molteplici: idee, soluzioni, progetti che nascono da una dimensione locale e che possono trasformarsi in risorse collettive», prosegue la presidente.
«Chi se non architetti, ingegneri, designer sono chiamati a rispondere a nuovi modelli dell’abitare? Come Associazione abbiamo a cuore la forza delle comunità locali, il richiamo all’Agorà è presente anche nella nostra denominazione, per cui siamo fermamente convinti che dai territori arriveranno risposte innovative ed efficaci su quello che sarà il futuro dell’abitare».
Oltre ai premi in denaro riconosciuti ai vincitori delle sezioni di concorso (dai 500 ai 3mila euro), a tutti i partecipanti è offerta la possibilità di trasformare il progetto in prodotto. Questo grazie all’impegno di Sprech e di altre aziende partner che al termine della manifestazione si impegnano a scegliere alcuni dei progetti presentati per realizzare dei prototipi da inserire nel proprio catalogo commerciale. Un’opportunità che non ha eguali nell’ambito dei concorsi di architettura e design in Italia. L’edizione 2021 si è chiusa con 180 progetti presentati da tutte le parti del mondo, 10mila euro di premi in denaro per i vincitori del concorso, oltre 3mila presenze durante i giorni dell’evento e una media di 500 personecollegate in streaming, una capillare copertura mediatica con oltre novanta segnalazioni su testate locali e nazionali.