Un festival aperto, una comunità che partecipa, un territorio che ispirada giovedì 2 a domenica 5 ottobre a Martano, nel cuore della Grecìa Salentina, torna Agorà Design, manifestazione biennale che celebra la creatività e la circolazione di idee sui grandi temi dell’architettura e del design, dell’innovazione e della biodiversità progettuale. Quattro giorni di talklectio magistralisworkshop con architettidesignergiornalisticreativi e imprenditoriincontri con aziendelaboratori per le scuole e una mostra dei progetti finalisti – tra prototipi e tavole – delle sezioni Living e Garden del contest ispirato al tema “Il progetto necessario“. Un’esperienza culturale ricca, accessibile e stimolante, pensata per cittadine e cittadini, studenti, famiglie, professionisti e appassionati.

Cultura del progetto, energia del territorio

Organizzato dalla cooperativa Radio Salentina, in collaborazione con realtà pubbliche e private e con il supporto del main sponsor Sprech, Agorà Design è un luogo di connessione tra culture, visioni e generazioni, pensato per avvicinare la creatività al mondo dell’impresa. Un laboratorio dinamico dove progettisti, designer e aziende collaborano per trasformare le idee in soluzioni concrete, dando forma a un design capace di dialogare con il mercato. Non solo concorso, ma processo: il festival promuove la ricerca, valorizza progetti originali e favorisce l’incontro tra competenze e opportunità, generando valore per chi investe in innovazione. «Agorà Design è molto più di un evento dedicato al design e all’architettura: è un’occasione di confronto vivo e partecipato, in cui persone, istituzioni e territori si intrecciano per crescere insieme. Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza culturale ricca, accessibile e stimolante, dove si possa apprendere, parlare, sperimentare e anche divertirsi. Agorà è una cornice per riflettere sul ruolo del progetto nella società contemporanea e sentirsi parte di una comunità creativa in movimento», sottolinea Lucia Rescio, General Manager di Sprech.

Ospiti e protagonisti dell’edizione 2025

Tra le presenze già confermate: l’industrial designer Giulio Iacchetti; l’artista, architetto e designer Arturo Vittori; il grafico Mauro Bubbico; l’architetto Luca Molinari, docente dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e direttore editoriale della rivista Platform Architecture and Design; Giovanna Castiglioni, figlia di Achille Castiglioni e vice presidente e segretaria generale della Fondazione intitolata al celebre architetto; Stefano Cipolla, graphic designer e giornalista; Tommaso Bovo, critico del design; gli architetti Alessio Battistella, che si occupa prevalentemente di integrazione paesaggistica di sistemi volti alla produzione di energia rinnovabile; Luca Bonifacio, impegnato nella sperimentazione architettonica in diversi contesti geografici, tecnologici e sociali; Raul Pantaleo, founder dello studio TAMassociati;  Antonio Capestro, docente dell’Università di Firenze, alcuni partner senior dello studio fondato da Michele De Lucchi, alcuni partner senior dello studio Amdl Circle, fondato da Michele De Lucchi; le giornaliste Simona Bordone, responsabile contenuti e progetti speciali per Domus, e Patrizia Catalano, responsabile del coordinamento degli allegati di Interni; Anna Frabotta, founder di Frab’s Magazine & More e docente di editoria della moda allo IED di Milano; l’urbanista Luisella GuerrieriFrancesco Zurlo, preside della Scuola del Design del Politecnico di Milano, e molti altri.

Il tema dell’edizione 2025: il Progetto Necessario 

Il tema di quest’anno invita a riflettere sul significato profondo della parola “necessità”, intesa non solo come bisogno urgente, ma come impulso vitale che ha storicamente guidato l’evoluzione di architettura e design. Dalla risposta ai bisogni primari alla ricerca di soluzioni sostenibili, inclusive e adattabili, progettare oggi significa confrontarsi con le sfide del presente senza perdere di vista i principi fondamentali del buon design. Semplicità, funzionalità, durabilità e armonia con il contesto restano i cardini di un progetto davvero necessario. Ispirandosi alla filosofia del “Less, but better” di Dieter Rams, i partecipanti al concorso sono stati chiamati a proporre idee capaci di migliorare la qualità della vita e dialogare con una società in continua trasformazione, attraverso strategie originali per spazi indoor e outdoor. Oltre 150 tra professionisti, studentesse e studenti hanno risposto a questa sfida. I progetti selezionati saranno al centro della mostra e degli incontri in programma durante i quattro giorni del festival.