Con il Nuovo Decreto BIM in vigore dal 2 agosto 2021 a firma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile è stato integrato quello che era il decreto Baratono del 1° dicembre 2017, che regolamenta modalità e tempistiche per l’introduzione progressiva della tecnologia BIM – Building Information Modeling, ossia i metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture.

Le necessità di semplificazione poste in essere dal Decreto Legge n° 77/2021 ha portato un’accelerazione dell’obbligatorietà dell’utilizzo della tecnologia BIM nell’ambito degli appalti pubblici.

Obbligatorietà dell’utilizzo dei file BIM

Per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro il BIM diventa obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2022.
L’obbligo è posticipato di anno e dunque al 1° gennaio 2023 per le opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui all’articolo 35 del Codice dei contratti pubblici, corrispondenti a 5,35 milioni per gli appalti pubblici di lavori e per le concessioni.
Slitta invece al 1° gennaio 2025 l’obbligatorietà del BIM per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro.

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