Tra le eccellenze che hanno permesso la riuscita di un evento di grande prestigio come il G7 anche l’esperienza di Sprech nel campo delle soluzioni outdoor.
Per Borgo Egnazia abbiamo realizzato una soluzione outdoor su misura, progettata con meticolosa attenzione ai dettagli per accogliere gli ospiti del vertice mondiale.
La struttura, estesa su una superficie di 700 metri quadri, mantiene linee eleganti che si integrano armoniosamente con l’architettura del resort.
L’illuminazione integrata, le vetrate perimetrali, la copertura con cielo a vista garantiscono privacy, confort e un’esperienza esclusiva.
La storia del progetto outdoor per Borgo Egnazia
Il primo contatto per la commessa risale al 2017. Al nostro ufficio tecnico fu sottoposto un concept architettonico basato su un render realizzato dal designer Pino Brescia e su un disegno planimetrico redatto dal futuro direttore dei lavori Ing. Pietro De Leonardis.
Il concept rimandava alla fascinazione di una vetroteca: uno spazio scolpito dalla luce e ritmato dall’alternarsi di pieni e vuoti; una sala polivalente pensata per ospitare eventi di vario genere, da convention internazionali a lussuose cerimonie private.
In copertura ampi lucernai a tutta lunghezza, 22×3 metri, si susseguivano a delle passerelle pedonali a luce unica, quasi 22 metri. Il medesimo ritmo di luci ed ombre si riproponeva sulle facciate, dove i courtain wall vetrati lasciavano il posto a dei setti massivi rivestiti in pietra locale.
La soluzione di dettaglio doveva poi garantire la massima flessibilità d’utilizzo della sala, le superfici a vetro dovevano essere schermate da sistemi a scorrimento a totale scomparsa al fine di garantire la modulazione della luce e, all’occorrenza, il buio totale.
Da quel lontano 2017 abbiamo cercato tutte le soluzioni outdoor utili a realizzare più fedelmente possibile il concept di progetto, abbiamo analizzato le criticità definendo le soluzioni alla base di una prima ipotesi costruttiva.
La prima proposta è piaciuta da subito ai progettisti architettonici, ponendo le basi ad un rapporto fatto di scambi, idee, suggestioni e un dialogo serrato e continuo che ha poi dato vita al progetto definitivo negli anni a seguire.
2024: la realizzazione del progetto per il summit G7
La progettazione della struttura definitiva ha coinvolto uno staff tecnico di dieci professionisti Sprech nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2024.
In una prima fase il team tecnico Sprech si è occupato del sopralluogo, interlocuzione con il committente e con i progettisti architettonici, prima proposta costruttiva, budget e preventivo.
Dopo l’approvazione della commessa è stato realizzato il rilievo strumentale, il progetto costruttivo ed l’ingegnerizzazione, il coordinamento dei fornitori della materie prime, il coordinamento con i differenti reparti di produzione.
Lo staff tecnico Sprech, coordinato dall’ing. e architetto Matteo Monosi, ha preso in carico la direzione dei lavori seguendo ogni fase fino al completamento della struttura.
L’edificio si presenta come una fusione di estetica e funzionalità, pensato per ospitare la sala principale dei lavori, con la tavola rotonda che ha ospitato i leader mondiali.
La sala consta di uno spazio a pianta rettangolare avente dimensioni 22×30 metri con una altezza sottotrave di quasi 6 metri. A questo poi si aggiungono dei collegamenti orizzontali per una superficie di ulteriori 130 mq, con funzione di filtro, che interconnettono la sala ai servizi e ad altri spazi preesistenti.
Architettonicamente, l’edificio si caratterizza per i suoi portali maestosi, che si alternano a grandi vetrate, creando un dialogo continuo tra interno ed esterno. Questa scelta non solo massimizza l’ingresso della luce naturale, ma permette anche una vista panoramica dell’incantevole paesaggio di Borgo Egnazia. L’illuminazione è sapientemente integrata nei profili architettonici, conferendo all’ambiente un’atmosfera calda e accogliente, mentre il sistema di oscuramento automatizzato con tende su misura assicura la giusta privacy e protezione dal sole.
Il sistema di copertura della sala G7 di Borgo Egnazia
La sala è dotata di sistemi schermanti, realizzati con un tessuto mircroforato, in grado di modulare la luce e di sistemi oscuranti in modo da consentire di ottenere il total blackout in caso di proiezioni o eventi che prevedano una specifica scenografia e illuminotecnica.
Sia i sistemi schermati che i sistemi oscuranti sono a totale avvolgimento automatizzato e collegati alla domotica del centro.
Tutte le tende sono perfettamente integrate all’architettura: i binari e i sistemi di scorrimento sono del tipo “a scomparsa”. I rulli, le motorizzazioni sono relegate in appositi vani ispezionabili e non visibili in quanto celati da elementi dell’illuminazione o con appositi artifici.
Le tende verticali, aventi dimensioni fino a 3xh6 m, sono del tipo “a caduta” appositamente ingegnerizzate per grandi luci e per l’applicazione specifica, con un terminale zavorrato.
Le tende orizzontali, aventi dimensioni 3.1×10.2 m prevedono un sistema zip e grazie ad un apposito meccanismo di tensionamento possono rimanere in tensione in qualunque posizione intermedia allo scorrimento.
Il progetto di Borgo Egnazia per il G7 è un capolavoro di design Made in Italy
L’evento del G7 ha richiesto un ambiente che potesse riflettere l’importanza del summit, questo edificio ha risposto perfettamente a tale necessità. Ogni elemento è stato progettato per garantire comfort e sicurezza ai partecipanti, con un occhio di riguardo verso l’efficienza energetica e la sostenibilità. La scelta dei materiali, come la pietra per i rivestimenti esterni, non solo si armonizza con il contesto locale, ma aggiunge anche un tocco di eleganza e prestigio.
Alla struttura esterna che ha ospitato la sala principale dei lavori, si aggiunge anche la progettazione e l’installazione della pergola Qbox Linea utilizzata dallo chef Massimo Bottura come completamento della sua cucina presso Borgo Egnazia.
In conclusione, il progetto di Borgo Egnazia per il G7 è un capolavoro di design che celebra la tradizione italiana nell’arte dell’ospitalità, arricchita da una visione moderna e innovativa dell’architettura. Sprech, con il suo ruolo centrale nel coordinamento e realizzazione delle strutture necessarie allo svolgersi del meeting, ha dimostrato ancora una volta la sua abilità nel trasformare ogni evento in un’esperienza unica e indimenticabile.